venerdì 10 gennaio 2014

L.A. Caso III, Avamposto Lunare II

Ricerca a cura di: Vaudano Luca (click on the name to go into Luca's Facebook page)

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Caso III - Avamposto Lunare II
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L'anomalia ad oggetto in questo paragrafo è osservabile nella parte superiore di un fotogramma scattato durante la missione Apollo 15 (nome della foto: “AS15-M-1947”1-Link); di seguito si riporta l'ingrandimento:
Coordinate di riferimento:

Latitudine 27° Sud
Longitudine 122° Est

Figura 122-Link

Osservazioni
  • Come è possibile osservare, l'anomalia si trova all'interno di un'ampia insenatura in ombra. Utilizzando un ingrandimento maggiore si può osservare una forma regolare con spigoli vivi, angoli retti ed estremità ben definite e distinte dall'ambiente circostante.
  • Ad un'analisi più accurata è possibile distinguere chiaramente due sezioni dell'oggetto: quella inferiore presenta una base più ampia di forma regolare, quella superiore è più ristretta ma anch'essa regolare. I pochi dati in nostro possesso non ci permettono di stabilirne la dimensione con precisione.
  • Per quanto riguarda la superficie essa presenta una gamma cromatica caratterizzata da tonalità molto chiare e luminose, che se comparate con l'ambiente circostante risultano atipiche.

Figura 133-Link

Ipotesi
La prima ipotesi propone che il dettaglio in primo piano sia un detrito (o impurità) posizionatosi davanti all'obbiettivo al momento dello scatto della fotografia, creando quindi un effetto anomalo. Durante la mia ricerca però sono arrivato a scartare questa ipotesi in quanto tale dettaglio non compare nelle foto immediatamente precedenti o seguenti. Può inoltre ritenersi esclusa questa ipotesi, in quanto l'anomalia presenta alcune zone d'ombra ben visibili, in più i contorni della parte inferiore seguono la forma dell'insenatura in cui si trova, scomparendo dietro di essa, il che fa supporre che l'oggetto sia presente sul suolo Lunare.


Figura 14

Seconda ipotesi: si richiama la possibilità che possa in realtà trattarsi di una formazione naturale. Dopo attente analisi tuttavia, sono arrivato a escludere anche questa ipotesi, in quanto i dettagli cromatici e strutturali sono unici e non riscontrabili nella conformazione geologica circostante. La colorazione è estremamente chiara e riesce a fornire una visuale piuttosto nitida della forma dell'oggetto; inoltre nell'area circostante non sono osservabili rocce con colorazioni simili. Ad aggiungersi a questi dettagli vi è un aspetto ancora più singolare: se si osserva lo stesso Frame (“AS15-M-1947”) ad una risoluzione più elevata4-Link (presente sul sito: “Lunar Reconnaissance Orbiter Camera LROC5-Link”) si noterà che nello stesso punto, della stessa fotografia, l'anomalia sembra non essere presente. Escludendo l'ipotesi della contraffazione operata da terzi, trattandosi di foto fornite dall'agenzia spaziale americana (NASA), la quale controlla e osserva qualsiasi materiale presentato a enti esterni, garantendone l'autenticità, non si riesce a comprendere la presenza di queste differenze nella foto, tenendo presente che si tratta di Frame identici ma con risoluzioni differenti. Lo stesso fenomeno si presenta nelle fotografie (sia ad alta che a media risoluzione) di seguito riportate in cui l'oggetto sembra scomparo dall'insenatura:

AS15-M-194816-Link
AS15-M-194917-Link
AS15-M-195018-Link
AS15-M-220619-Link
AS15-M-220720-Link
AS15-M-220821-Link

Sulla base di quest'ultimo ragionamento si apre una terza possibilità: si considera l'ipotesi che, nel seguente caso, l'anomalia inquadrata sia un oggetto non di origine naturale; entrando più nello specifico, è presumibile che si tratti di una sorta di insediamento, sulla cui funzione e origine non è al momento possibile fare chiarezza. Per quanto riguarda la sua assenza in altri scatti, essa può essere ricondotta a un tentativo di alterazione della fotografia; risulta tuttavia da chiarire quali foto siano state realmente oggetto di modifica e per quale motivo.

Conclusioni
    Secondo il mio punto di vista sarebbe poco credibile l'ipotesi in cui la foto sia stata oggetto di alterazione da parte di soggetti terzi: non si comprende il motivo per cui non sono stati toccati gli altri fotogrammi che mostrano la stessa area e soprattutto perché non ne sia stata data notizia ad alcuno. A mio avviso appare molto più coerente la possibilità che sia stata la stessa agenzia spaziale ad apportare delle modifiche ad alcuni dei fotogrammi mostranti quell'area per motivi di censura, omettendo di variare il frame a media risoluzione numero 1947 per una probabile svista.
Viste le caratteristiche dell'oggetto, nonché le variazioni drastiche e rilevanti operate su diversi fotogrammi, si conclude che quanto analizzato possa essere un oggetto anomalo non di tipo naturale, la cui presenza nelle foto abbia imposto un obbligo di censura da parte della NASA. Tuttavia, i pochi dati in nostro possesso non ci consentono di fornire ulteriori prove utili a formulare delle conclusioni certe; il caso risulta comunque degno di interesse e di approfondimento.



Sitografia
-Sito internet: “Lunar And Planetary Institute”, ingrandimento della fotografia “AS15-M-1947”, accessibile su http://www.lpi.usra.edu/resources/Apollo/frame/?AS15-M-1947, ultimo accesso febbraio 2014
-Ididem
-Ididem
-Ididem
-Sito Internet: “Lunar Reconnaissance Orbiter Camera LROC”, per osservare la fotografia: “AS15-M-1947” ad alta risoluzione seguire il seguente link: http://wms.lroc.asu.edu/Apollo/view?image_name=AS15-M-1947, ultima accesso febbraio 2014
-Sito Internet: “Lunar And Planetary Institute”, ingrandimento della fotografia: “AS15-M-1948”, accessibile su http://www.lpi.usra.edu/resources/apollo/frame/?AS15-M-1948, ultimo accesso febbraio 2014
-Sito Internet: “Lunar And Planetary Institute”, ingrandimento della fotografia: “AS15-M-1949”, accessibile su http://www.lpi.usra.edu/resources/apollo/frame/?AS15-M-1949, ultimo accesso febbraio 2014
-Sito Internet: “Lunar And Planetary Institute”, ingrandimento della fotografia: “AS15-M-1950”, accessibile su http://www.lpi.usra.edu/resources/apollo/frame/?AS15-M-1950, ultimo accesso febbraio 2014
-Sito Internet: “Lunar And Planetary Institute”, ingrandimento della fotografia: “AS15-M-2206”, accessibile su http://www.lpi.usra.edu/resources/apollo/frame/?AS15-M-2206, ultimo accesso febbraio 2014
-Sito Internet: “Lunar And Planetary Institute”, ingrandimento della fotografia: “AS15-M-2207”, accessibile su http://www.lpi.usra.edu/resources/apollo/frame/?AS15-M-2207, ultimo accesso febbraio 2014
-Sito Internet: “Lunar And Planetary Institute”, ingrandimento della fotografia: “AS15-M-2208”, accessibile su http://www.lpi.usra.edu/resources/apollo/frame/?AS15-M-2208, ultimo accesso febbraio 2014.

2 commenti:

  1. Had it been a naturally occuring structure, would it not also have been destroyed by whatever incoming object created the crater in which it appears to rest?

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    1. Yes everytihing it's possible. I want to clarify that in my research I never consider a case closed or 100% sure, it might be something natural, but there are details that do not seem immediately lead to this hypothesis.

      For example, the fact that the color of the anomaly is, in my view, "atypical" for lunar soil. During my research i had never seen roocks soo briliant.
      Furthermore it is strange that this object is not present in the following and subsequent frames. In this case perhaps it could also be an object able to move.

      It's realy difficult for me make an hypothesis using a single frame.

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