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Caso V – Anomalia Lunare
V
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La seguente anomalia è
osservabile accedendo alla foto “2114_H3”1-Link, 2-Link scattata dalla sonda Lunar Orbiter 2 nel 1966. Le
coordinate di riferimento sono le seguenti:
Top Left: Lat 0.9201 Lon -0.9995
Bottom Right: Lat 0.408 Lon -1.2558
Di seguito viene
proposto il frame “h3” numero 114 scattato dalla sonda Lunar Orbiter 2. Nella
foto sono osservabili diversi crateri di una regione pianeggiante della Luna; l’anomalia
di cui parleremo in questo caso è osservabile nella parte superiore destra del
Frame 114 (si veda la Figura 01).
Nelle foto successive possiamo vedere l’anomalia con un ingrandimento in
grado di fornirci una visuale più dettagliata, ed è grazie a questa visuale che
potremmo fare alcune osservazioni.
Osservazioni
Esaminando le foto e i
suoi dettagli si possono sottolineare alcune particolarità legate alla
formazione d’interesse:
Nell'analisi della foto è possibile
arrivare alla conclusione che non si tratti di un elemento risultante dal un
malfunzionamento dell'apparato fotografico della sonda Lunar Orbiter 2: si
esclude cioè che possa trattarsi di impurità, macchie o sbavature che possono
aver alterato il fotogramma durante lo scatto, sono infatti chiaramente
visibili intorno all'anomalia delle chiare linee d'ombra che ne confermano la
presenza fisica sul terreno. Ciò che si trova all'interno del cratere è quindi sicuramente
un oggetto o un insieme di oggetti solidi.
·
E’ inoltre chiaramente visibile come la
risoluzione a cui è stata ripresa l’anomalia combaci perfettamente con la
risoluzione della fotografia, la messa a fuoco infatti riprende tutti i
dettagli con la stessa risoluzione (si veda l’esempio nella prossima immagine).
Questa osservazione può darci un’ulteriore prova del fatto che ciò che stiamo
osservando risulta realmente collocato al’ interno del cratere in primo piano nelle
immagini.
· Per quanto riguarda la configurazione
strutturale della formazione, tutta l’area presenta una forma anomala rispetto
alle rocce o ai sedimenti di rocce Lunari dell’ambiente circostante; per essere
più chiare sembra che le rocce, o presunte tali, seguano uno schema geometrico
che ne stabilisca la collocazione sul fondo del cratere. Entrando più nel
dettaglio si evidenziano: una parte centrale, posizionata nel centro esatto del
cratere, caratterizzata da un corpo fisico compatto, di forma vagamente
rettangolare e due estremità ad esso collegate che corrono diagonalmente sia a
destra che a sinistra seguendo le pareti del cratere;
· Osservando meglio si osserva come la parte
destra (rispetto al nostro punto d’osservazione) subisca l’influsso dell’ombra
presente nella parte interna del cratere, rimanendo leggermente offuscata dalla
sua ombra, tralasciando comunque intravedere la sua forma.
· Alcuni dettagli aggiuntivi li possiamo
riscontrare al'interno della parte superiore del cratere: sono infatti visibili due
protuberanze allungate collegate alle due precedenti. Queste ultime parti
dell’anomalia sono meno chiare di quelle precedenti, tuttavia ingrandendo il
più possibile è possibile notare due sezioni diagonali che si uniscono nella
parete superiore del cratere (rispetto al nostro punto d’osservazione),
rimanendo perpendicolari al corpo centrale della struttura.
· Purtroppo i pochi dati in nostro possesso
non ci permettono di stabilire la dimensione precisa dell'oggetto ne la
dimensione del cratere in cui l’anomalia risulta collocata, tuttavia vista la
forma e le dimensioni della “struttura” dell’oggetto, in relazione alla
grandezza del cratere, che non sembra essere di piccole dimensioni, potremmo
ipotizzare che l’oggetto o l’insieme di oggetti al’interno del cratere siano
troppo grandi per essere meteoriti caduti sulla superficie Lunare, in quanto se
così fosse la dimensione del cratere da impatto dovrebbe essere maggiore di
quella effettivamente osservabile.
Figura 05
Ipotesi
Escludendo che si possa
trattare di un corpo estraneo impattato con il suolo Lunare, viste le ridotte
dimensioni del cratere in relazione alla dimensione dell'oggetto o dei più
oggetti, ed escludendo che si tratti di impurità o macchie fotografiche viste
le ombre e la risoluzione dell’oggetto al’interno del cratere,
le ipotesi che rimangono in gioco, secondo
chi scrive, sono quattro:
Prima ipotesi: potrebbe trattarsi di una
formazione di rocce dalla forma anomala, e dalla disposizione insolita.
Seconda ipotesi: potremmo trovarci di
fronte a formazioni di magma solidificato affiorato in superficie a seguito di
scosse telluriche sotterranee; quindi si annovera tra le ipotesi un’altra
possibile origine naturale.
Terza ipotesi: si considera la possibilità
che si tratti di un oggetto artificiale, la cui origine non è riconducibile ne
all'azione umana, essendo la foto stata scattata nel 1966; potrebbe cioè
trattarsi di un avamposto o un'installazione di origine ignota.
Quarta ipotesi:
l’ultima ipotesi considera la possibilità che si tratti di un oggetto volante
che, attratto dal campo gravitazionale della Luna, sia impattato con il suolo Lunare
dopo aver inspiegabilmente frenato la sua caduta verso il nostro satellite; se
questa ipotesi fosse verificata si spiegherebbe la ridotta dimensione del cratere
in relazione alle dimensione dell’oggetto o dell’insieme di oggetti.
Conclusioni
L'opinione di chi scrive
è che l'origine dell'oggetto, per le sue caratteristiche, è difficilmente
attribuibile a fenomeni di origine naturale come depositi di magma; ritengo
tuttavia valide tutte le ipotesi anche se non completamente verificabili. La
ridotta risoluzione della foto non permette affermazioni più specifiche o
indagini più approfondite, il caso rimane comunque degno di nota e di
approfondimenti.
Sitografia
1 Sito Internet: “SSERVI: Solar System
Exploration Research Virtual Institute”, fotografia: “2114_H3”, accessibile su http://sservi.nasa.gov/LOIRP/loirp_gallery/index-21081.php.html,
ultimo accesso gennaio 2014.
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