sabato 24 agosto 2013

INTRODUZIONE ALL'ARGOMENTO

Ricerca a cura di: Vaudano Luca (click on the name to go into Luca's Facebook page)

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(qualsiasi informazione pubblicata su questo blog può essere trascritta su un altro indirizzo internet solo dopo aver ottenuto l'autorizzazione dell'autore della ricerca)


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Il fenomeno delle anomalie Lunari
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    La ricerca che mi appresto a presentare tratta di un argomento lasciato, purtroppo, ai margini dell'interesse collettivo, si tratta dello studio delle anomalie Lunari.
Il tema delle anomalie Lunari è infatti trattato solo da una porzione ristretta di scienziati e ricercatori: astronomi, geofisici e scienziati specializzati, pertanto per i più tale argomento sarà del tutto nuovo e sconosciuto.
       Cosa si intende con il termine anomalia e più specificatamente anomalia Lunare? Tutti i ricercatori nonché gli appassionati dello studio della Luna sanno che il nostro satellite è soggetto a continui fenomeni singolari e misteriosi, vale a dire fenomeni che, per le modalità con cui si manifestano e per la loro natura, sono estrani o per così dire “fuori posto” rispetto al luogo in cui si verificano. Un esempio di fenomeno anomalo si è presentato durante la missione Apollo 10: nel corso della missione gli astronauti Tom Stafford, Gene Cernan, e John Young sentirono uno strano rumore, come una sorta di fischio “anomalo” (sembra che il rumore/musica arrivasse via radio VHF B), provenire dal lato nascosto della Luna. L'evento è provato anche dai documenti ufficiali NASA, cioè l'Apollo 10 Lunar Module (LM) Onboard Voice Transcription (U) (trascrizione delle conversazioni tra gli astronauti)1.
       
Ad oggi, possiamo suddividere questi fenomeni in diverse categorie2:
  • Esistono “lampi e/o bagliori estemporanei” (“Lunar Flashes”) che possono interessare, per una frazione di secondo o per qualche minuto, una regione Lunare di ridotte dimensioni;
  • Esistono poi i Lunar Flares, “luci stazionarie” (fisse e/o tremolanti) di color bianco, rosso e/o blu che restano visibili sulla superficie Lunare per un tempo che va dai pochi minuti a svariate ore;
  • Ci sono improvvisi e difficilmente spiegabili “annebbiamenti” (“Fogging”) di alcune regioni Lunari (spesso poste all’interno o sui margini di crateri) che, per un periodo di tempo spesso breve, divengono invisibili o offuscate agli osservatori Terrestri, anche quando questi ultimi si trovino in condizioni di visibilità ottimale e in assenza di guasti;
  • Ci sono gli Extra Lunar Objects (E.L.O.) che sono oggetti non poggiati sulla superficie della Luna (ossia non appartenenti alla Luna) i quali, tuttavia, appaiono agli osservatori Terrestri come vicini alla Luna ma immobili;
  • Ci sono i "Fast-Walkers” o “Fast Moving Objects” (Oggetti in Rapido Movimento) che sono corpi non necessariamente prossimi alla Luna (possono anche esserlo, ma non è detto) e che, dal punto di vista degli Osservatori Terrestri, si muovono rapidamente davanti al disco Lunare. A volte questi oggetti sono realmente vicini alla Luna in quanto quando si spostano si vede muovere anche la loro ombra proiettata sulla superficie Lunare, e dalla ampiezza di questa si può capire che si tratta di oggetti molto grandi;
  • Infine, come ultima categoria, possono essere annoverati come anomalie determinati “elementi e formazioni” presenti sul suolo Lunare che, per le loro caratteristiche fisiche strutturali, per la loro dimensione e forma o per il semplice fatto che risultano in movimento, non sono catalogabili come elementi di origine naturale, o meglio, la cui origine non può essere attribuita a fenomeni naturali. Si può fare riferimento a questa nuova categoria da me introdotta con l'espressione "artefatti Lunari" (Lunar Artifacts).
Sarà proprio su quest'ultima tipologia di anomalie che si concentrerà questa ricerca, verranno in particolar modo trattati quattro casi di oggetti anomali presenti sulla superficie Lunare; ad aggiungersi a questi verrà presentato, nella seconda parte, un caso riguardante un possibile Fast Moving Objects.

Di seguito possiamo vedere alcuni esempi:

Foto(a)
Foto(b)
                                                                                                         Foto(c)

Come approcciarsi a questi fenomeni
    Come possono essere studiati questi fenomeni? Risulta chiaro a chiunque che se l'oggetto di studio riguarda fenomeni che si verificano sul suolo Lunare, o comunque nelle sue vicinanze, la ricerca risulta difficoltosa per ovvi motivi: primo, per l'impossibilità di recarsi fisicamente sul luogo dove questi eventi si verificano e secondo, per la difficoltà nel reperire il materiale utile a questa ricerca; molte volte le foto e le immagini che fanno riferimento a determinati eventi o sono inesistenti o difficilmente accessibili. Pertanto per consentire uno studio il più possibile completo e accurato, il ricercatore dovrà reperire, per quanto possibile: documenti redatti dai team di ricerca per l'esplorazione e lo studio del satellite Lunare inerenti a quei fenomeni anomali o alle aree interessate da quei fenomeni, dovrà avere accesso a video e fotografie ad alta risoluzione scattate dalle sonde orbitali, nonché ai rapporti delle varie missioni di esplorazione del satellite, dovrà inoltre raccogliere documenti e ricerche riportanti rilevamenti geofisici di specifiche aree della Luna; successivamente alla raccolta di dati bisognerà creare un quadro chiaro e coerente di quanto si sta analizzando.
    Durante tutta la fase di ricerca risulta della massima importanza l'atteggiamento professionale che il ricercatore adotta; è infatti un'obbligo non affrettarsi a trarre conclusioni o giudizi affrettati sui risultati del proprio lavoro, non si dovranno cioè adattare i dati alla propria tesi iniziale ma anzi le teorie dovranno derivare direttamente dai dati raccolti e nel far questo è di estrema importanza non trascurare nessuna informazione.
    Durante la trattazione dell'argomento verranno presentati dati, fotografie scattate dalle sonde orbitali, documenti ufficiali redatti dai team di ricerca operanti nella NASA e articoli di giornale che seguirono le missioni spaziali durante gli anni 60 e 70. Tutto il materiale che verrà mostrato è originale, autentico e privo di contraffazione o modificazioni, come prova di questo verranno forniti i link dei siti internet a cui ci si è appoggiati nella ricerca.
Per agevolare la lettura ho inserito, sulla parte destra dello schermo, un menù a scorrimento in cui potrete selezionare e leggere tutti i casi da me analizzati fino ad ora; ricordo che periodicamente il blog viene aggiornato qual'ora venissero effettuate nuove scoperte.

Vi auguro una buona lettura

Sitografia

1NASA, National aeronautics and space administration, Apollo 10 LUNAR MODULE (LM) ONBOARD VOICE TRANSCRIPTION (U), "Recorded on the lunar module onboard recorder data storage equipment assembly (DSEA), june 1969, pagine 195, 197, 235, 237, 238, 241 e 242 Group 4, accessibile dal sitohttp://www.jsc.nasa.gov/history/mission_trans/AS10_LM.PDF, ultima consultazione marzo 2013
2 Sito Internet: “http://ceifan.org/luna2.htm”, ultimo accesso marzo 2013
a: Foto e documentazione accessibile al segente link: http://newapocalypse.altervista.org/blog/2011/03/04/apollo-20-la-missione-segreta-della-nasa/, ultimo accesso agosto 2013
b: Foto e documentazione accessibile al segente link: http://www.liquida.it/william-rutledge/, ultimo accesso agosto 2013
c: Ingrandimento del fotogramma lo5-63-h2top accessibile dal Sito Internet dell' “Arizona State University, Space Exploration Resources”, accessibile dal seguente link: ser.sese.asu.edu, ultimo accesso agosto 2013

5 commenti:

  1. Buongiorno,
    La ricerca è molto interessante, ma ho qualche dubbio sulla metodologia utilizzata:
    -la seconda fonte è corretta per le foto ma non riferisce la categorizzazione indicata nel testo, è un errore di citazione?
    -sempre a supporto della seconda citazione la frase "a seguito di molti studi operati da scienziati specializzati" pare un po' un'opinione personale dato che nella fonte citata non si trovano nomi di scienziati di cui verificare la specializzazione nè il numero di studi. Come risolvere il problema?

    La ringrazio in anticipo per la cortese risposta, continuerò se possibile a seguire il suo blog.
    Fausto

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    1. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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    2. Per quanto riguarda la prima domanda:
      Più che un errore di citazione diciamo che ho preferito non dilungarmi troppo nelle citazioni da altri siti che non sono firmati il più delle volte.
      Mi sono limitato (soprattutto nell'INTRODUZIONE) a citare solo i siti (come prima impostazione del blog) in vista di future modifiche.

      Per quanto riguarda la seconda domanda effettivamente la frase che lei mi cita è fuorviante ed è frutto di una mia supposizione, la lista che segue riguardante la categorizzazione è tratta dal sito che ho citato ma la si può trovare anche in altri siti ufficiali e più accreditati.

      Per quanto riguarda lo stile e la metodologia utilizzata posso solo dirle che questa ricerca è a livello "amatoriale", inoltre non avendo ricevuto molti riscontri positivi e visto l'argomentazione controversa è difficile che questo tipo di ricerca possa venir considerata ufficialmente di interesse.
      Le posso tuttavia Garantire che ho personalmente analizzato nel dettaglio centinaia e centinaia di foto ad alta risoluzione, passando diversi anni ad affinare il mo metodo di osservazione e di studio, pertanto pur non avendo un carattere di ufficialità la ricerca da me avviata ha in ogni caso un fondamento abbastanza solido, in quanto è frutto dello studio di foto Ufficiali NASA e in certi casi anche dell'ex URSS.

      La Ringrazio per l'interesse provvederò ad apportare alcune modifiche all'introduzione.

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  2. Oh, le segnalo anche che l'orologio del sito penso sia da regolare. Il commento che ho fatto poc'anzi è segnalato come postato 9 ore prima di quanto realmente sia :)

    A presto,
    Fausto

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    1. Grazie della segnalazione, purtroppo non sono esperto di blogger quindi non so come regolare l'orologio, se ha qualche consiglio su dove andare per modificare questo aspetto sono aperto a consigli.

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