lunedì 3 giugno 2013

L. A., Caso II, Flottiglia

Ricerca a cura di: Vaudano Luca (click on the name to go into Luca's Facebook page)

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Caso II – Flottiglia
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Il seguente caso è legato come il precedente alla missione Apollo 15. La foto cui faccio riferimento per lo studio dell'anomalia riporta la seguente dicitura: “AS15-M-276319-Link”; questa foto venne scattata nel 1971 dall'Apollo mapping camera system del modulo Lunare Apollo 15, il quale, di ritorno dalla sua missione, scattò alcune foto mentre si allontanava dall'orbita del nostro satellite. Uno degli ultimi frame scattati riportava qualcosa di anomalo rispetto agli altri fotogrammi della stessa serie. Di seguito ho inserito un ingrandimento del fotogramma numero 2763 (Figura 15).

Figura 1420-Link

Osservazioni
Di seguito è possibile osservare l'"anomalia" che sarà oggetto di studio di questo caso; come ben visibile si notano davanti alla sezione in ombra della Luna una serie di oggetti anomali; in questo paragrafo si produrranno delle annotazioni riguardanti l'anomalia presente all'interno del frame, tentando di cogliere ogni aspetto costitutivo sulla base di quanto possiamo osservare dalla fotografia numero 2763, unico strumento utile nella risoluzione di questo caso.

Figura 1521-Link

Osservando nel dettaglio l'ingrandimento possiamo asserire che:
  • Quanto evidenziato nell'immagine appare qualcosa di fisicamente presente nell'ambiente, si esclude l'ipotesi di effetti luminosi anomali o macchie fotografiche, la formazione è infatti ben inquadrata davanti all'ombra Lunare, il che ne mette in risalto tutti i dettagli.
  • Analizzando i dettagli dell'anomalia si evince inoltre che la risoluzione a cui è stata ripresa questa formazione è estremamente simile (come messa a fuoco) al suolo Lunare; quest'ultimo, vedendo il soggetto della foto, è molto distante dal Modulo Lunare su cui si trovava la fotocamera. Per essere più chiari si può far notare come la messa a fuoco della fotocamera, finalizzata a ritrarre il disco Lunare in lontananza, riprenda l'anomalia senza ottenere su di essa una sfocatura, fenomeno quest'ultimo che si verifica nel momento in cui si tenta di fotografare qualcosa senza metterlo a fuoco. Questo fa presumere che la distanza che separa la telecamera metrica dell'Apollo 15 dagli oggetti anomali fotografati fosse simile a quella tra la fotocamera e la Luna, questo significa che gli oggetti in analisi si sarebbero dovuti trovare nelle immediate vicinanze del satellite durante la ripresa.
  • Un particolare da sottolineare, riscontrato anche nel caso precedente, è dato dalla incoerenza che si presenta osservando due foto di diversa risoluzione presenti in siti Internet differenti, che tuttavia mostrano lo stesso Frame: se si osserva la foto dell'Apollo 15 “AS15-M-276322-Link” con una risoluzione non elevatissima, vale a dire quella proposta nella Figura 14 e 15, l'anomalia è chiaramente presente all'interno della foto; mentre se si osserva lo stesso fotogramma (2763) con una risoluzione maggiore23, presente in un altro database, improvvisamente l'anomalia sembra non essere presente.
  • Procedendo con l'analisi dell'anomalia notiamo che la parte superiore destra rivela diverse estremità distinte e separate l'una rispetto all'altra e ognuna di esse sembra essere seguita da una o più scie di natura indeterminabile.
  • Mettendo in relazione gli oggetti con le "scie", da essi presumibilmente prodotti, si possono contare  in tutto quattro oggetti con forme distinte ma che appaiono intenti a seguite una traiettoria comune 
  • La parte sinistra o "finale" della formazione è di difficile analisi, le scie appaiono come seguite da un oggetto di forma triangolare dalle dimensioni estremamente maggiori rispetto a quelli sulla destra dell'ingrandimento.
  • Ancora, riguardo le scie che questi oggetti sembrano rilasciare dietro di loro, è interessante osservarne la traiettoria; essa descrive una leggera parabola dritta e ascendente, parallela alla superficie della Luna, il che fa supporre che gli oggetti, di qualsiasi natura fossero, si trovassero nell'orbita Lunare nel momento dello scatto e si stessero muovendo.
  • Se si analizza poi l'oggetto di testa alla formazione (sulla destra) esso sembra produrre non una scia singola ma due parallele che, come ben visibile, sono separate l'una dall'altra (si osservi la zona scura che si frappone tra queste e l'oggetto).
  • Un dettaglio ancora più rilevante  lo troviamo osservando come l'anomalia inquadrata sia caratterizzata da una luminosità accentuata che risalta rispetto alla porzione di Luna davanti alla quale si trova; questo fenomeno potrebbe essere spiegato tentando di comprendere la posizione del Sole nel momento dello scatto; possiamo in questo caso utilizzare alcuni ricostruzioni grafiche utili per comprendere meglio la situazione in cui questo fenomeno si è verificato: 

 Figura 16



Figura 17

La teoria che di seguito si vuole avanzare è che gli oggetti, vista la loro luminosità, vista la presenza di molti dettagli (se si ingrandisce la foto) e trovandosi nella porzione della Luna in ombra, non potessero trovarsi ne di fronte all'obbiettivo della fotocamera metrica dell'Apollo 15 ne sul suolo Lunare (in quanto altrimenti sarebbero in ombra e non visibili). La loro posizione nel momento della ripresa, secondo la teoria di chi scrive, può essere collocata solamente a un'altitudine abbastanza elevata da poter permettere al Sole di colpirli direttamente nel momento in cui questi superavano l'orizzonte Lunare nonostante si trovassero nella zona in ombra della Luna.

Ipotesi
Ciò che stiamo osservando può essere classificato come Fast Moving Object vale a dire: corpi non necessariamente prossimi alla Luna (possono anche esserlo, ma non è detto) e che, dal punto di vista degli Osservatori Terrestri, si muovono rapidamente davanti al disco Lunare.
In relazione a questo caso ritengo sia possibile avanzare tre conclusioni:
La prima conclusione logica è che quanto catturato dall'Apollo 15 siano in realtà delle meteore in fase di avvicinamento alla Luna o eventualmente detriti distaccatisi da una cometa di passaggio. Questa ipotesi, per quanto realistica, non riesce a spiegare il perché delle scie presenti dietro gli oggetti, essendo la Luna priva di atmosfera, ne riesce a spiegare la traiettoria ascendente della formazione. Inoltre se fossero semplici corpi celesti transitanti vicino alla Luna, non si capisce il motivo della loro assenza nello stesso frame ad alta risoluzione; non si comprende cioè perché modificare un fotogramma di sicuro interesse che mostra corpi celesti in primo piano intorno al nostro satellite cancellandoli.
La seconda ipotesi è che si tratti di una sorta di flottiglia di oggetti volanti non identificati (nel senso lato del termine) in fase di volo intorno al satellite Lunare.
L'ultima tesi considera la possibilità che si tratti di un singolo oggetto volante non identificato da cui si sarebbero distaccate diverse parti ad esso collegate nella fase di allontanamento dalla Luna.

Conclusioni
Per concludere io ritengo plausibile l'ipotesi secondo cui la fotografia ritragga uno o più oggetti volanti (UFO) in fase di volo intorno al disco Lunare; la loro forma, la direzione se relazionate con le strane scie prodotte dagli oggetti, sembrano infatti poco conciliarsi con meteoriti o altri corpi celesti in prossimità della Luna. Anche in questo caso l'assenza di materiale più preciso su cui lavorare rende impossibile far luce fino in fondo sulla questione; bisogna comunque tenere presente che le manomissioni operate sulle fotografie sono segno di un tentativo di “correzione” o “cancellazione” e aprono la strada all'ipotesi di censura. Il caso a mio avviso rimane di estremo interesse e degno di approfondimento.

Sitografia
Sito Internet: “Lunar and Planetary Institute, Apollo Image Atlas”, Ingrandimento della fotografia: “AS15-m-2763”, accessibile su http://www.lpi.usra.edu/resources/apollo/frame/?AS15-M-2763, ultimo accesso maggio 2013;
Ibidem;
Sito Internet: “Lunar and Planetary Institute, Apollo Image Atlas”, Ingrandimento della fotografai: “AS15-M-2763”, accessibile su http://www.lpi.usra.edu/resources/apollo/frame/?AS15-M-2763, ultimo accesso maggio 2013;
Ibidem;

Sito Internet: “Lunar Reconnaissance Orbiter Camera LROC”, per osservare la fotografia: “AS15-M-2763” ad alta risoluzione seguire il seguente link: http://wms.lroc.asu.edu/apollo/view?image_name=AS15-M-2763 , ultimo accesso maggio 2013.

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